
Mi chiamo Annamaria, ho 33 anni e gran parte della mia vita l’ho passata a lottare, per cercare di raggiungere la gravidanza.
Tutto inizia da un anno dopo del mio matrimonio. Ho sempre desiderato avere una famiglia numerosa ed è per questo che dopo solo 2 anni di fidanzamento decidiamo di sposarci con Graziano e di iniziare dopo meno di un anno a ricercare una gravidanza. Così ci sposiamo all’età di 22 anni. Inizia il mio calvario durato per ben 10 anni. E’ davvero difficile iniziare a mettere nero su bianco, scrivere delle proprie emozioni, dei propri dolori cercando le parole più adatte senza sminuire nulla.
Tutto ha inizio con il mio ginecologo che inizialmente conosco con entusiasmo e felicità in quanto mi reco da lui nel momento in cui dopo 4 mesi di tentativi, rimango incinta naturalmente.
Una gioia breve, durata solo 3 settimane. Perdo il mio embrioncino.
Da li per 2 anni vivo emozioni di depressione, tristezza e delusione. Non riesco più ad ottenere una gravidanza in maniera spontanea così decidiamo su suggerimento del ginecologo di fare degli esami più dettagliati. Così senza andare nei particolari della sofferenza che ho provato nel sentirmi un oggetto sotto esame, scopriamo che oltre al mio problema delle tube pervie, mio marito ha una astenospermia, cioè una motilità rallentata. Quindi in queste condizioni era davvero difficile rimanere incinta naturalmente.
Iniziano i viaggi di speranza, così come li chiamo io. Eh si perché erano proprio pieni di speranza. Ci siamo affidati per molti anni in un centro di Roma, perché pensavamo che essendo una città, la capitale, tutto fosse più qualificato. Inoltre non volevamo che nessuno sapesse del nostro problema e vivendo in una piccola realtà questo era possibile.
Ma rimanere li era impossibile, ci siamo accorti di non essere seguiti nel modo giusto, senza dettagli e trattamenti personalizzati ma bensì seguendo protocolli abbastanza simili per tutti. Ed è proprio che per questo motivo, per la superficialità non mi avevano fatto fare degli accertamenti ematologici. Infatti dopo anni di tentativi e delusioni, stanchi di andare fuori decidiamo di rivolgerci al centro Gatjc. Abbiamo respirato da subito aria differente ed è per questo che abbiamo deciso di ricominciare da li.
Infatti grazie all’accurato screening del pannello trombofilico ho scoperto di avere dei problemi di coagulazione che hanno sempre inciso nella difficoltà ad ottenere una gravidanza…quindi non era solo un problema di mio marito…dopo sei mesi dall’inizio del percorso al gatjc, dopo 3 tentativi abbiamo raggiunto la nostra prima gravidanza. Nasce il 26 Maggio 2015 Rebecca…la gioia non solo mia e di Graziano ma di tutta la famiglia e di tutti i nostri amici !!!!E’ davvero impossibile spiegare a parole l’emozione che si prova sin dalle prime beta positive. Adesso sto aspettando il ciclo per ricontattare il centro così da iniziare la preparazione per il nuovo transfer. Sono molto emozionata. Ho i miei 2 embrioncini che mi aspettano per essere trasferiti nella loro mamma!!!
Non smetterò mai di ringraziare tutto lo staff del gatjc che nonostante i miei sbalzi d’umore le mie paure e difficoltà mi hanno accolto con affetto e professionalità.