
Cos’è la FIVET? A questa domanda, purtroppo, molte coppie oggi sanno dare una risposta. Infatti, il tasso d’infertilità aumenta rigorosamente ogni anno. Davanti alla difficoltà di concepire naturalmente, spesso, l’unica soluzione è quella di effettuare un percorso di procreazione medicalmente assistita. Tutto ciò, può generare vari modi di reagire a tale notizia. Ansia, paura, rabbia, diniego, una molteplicità di emozioni. Abbiamo pensato, dunque, nel seguente articolo, elencare alcuni consigli utili, per cercare di affrontare più serenamente tale percorso. Un vademecum per far fronte alla domanda comune, cos’è la FIVET, vogliamo porvi, una sorta di bussola, dunque, per chi cerca di diventare genitore nonostante la diagnosi d’infertilità. Per aiutare chi deve affrontare, o sta prendendo in considerazione, la fecondazione assistita.
Cos’è la FIVET?
Rispondiamo, dunque, brevemente alla domanda cos’è la FIVET. Il trattamento FIVET (Fecondazione in Vitro ed Embrio-Transfer) inizia con la stimolazione ovarica. Prevede l’induzione farmacologica della crescita multipla follicolare e la maturazione di più ovociti. Quando i follicoli hanno raggiunto la dimensione idonea, avviene il prelievo ovocitario ecoguidato (pick up). La fase successiva alla raccolta degli ovociti è l’inseminazione e la fertilizzazione degli stessi. Preventivamente avviene la preparazione del liquido seminale e degli ovociti a cui segue la fecondazione con il metodo classico o con l’ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo) / PICSI / IMSI. In laboratorio la Fecondazione in Vitro può essere effettuata utilizzando due diverse tecniche: FIVET classica o ICSI. Un’analisi dettagliata della qualità di spermatozoi ci permette di scegliere il metodo ottimale per l’inseminazione degli ovociti.
1. La scelta del centro
Il medico di famiglia o il ginecologo possono dare indicazioni preziose alla coppia, ma può essere utile anche fare un’indagine per conto proprio e consultare i dati riguardanti i centri di fecondazione assistita presenti sul territorio. E’ fondamentale rivolgersi in un centro dove sia possibile effettuare la tecnica indicata per la problematica alla base della diagnosi d’infertilità. Dunque, il quesito di conoscere i centri di PMA : come e quale scegliere, è molto importante. Analizzare ogni aspetto è un diritto della coppia che si avvicina al mondo della procreazione medicalmente assistita.
2. Davanti all’infertilità, cambiare prospettiva!
Scoprire di avere questo problema può gettare nella disperazione più nera e spesso finisce per diventare un’ossessione. Riuscire quindi a gestire tutto il carico di ansie e sentimenti negativi è senz’altro una delle prove più difficili. Alcuni per esempio vivono la diagnosi d’infertilità (e tutto ciò che ne consegue) come una vergogna da nascondere, altri fanno fatica a parlarne, anche con i familiari e gli amici più stretti. Il senso di fallimento diventa divagante. Insomma, la diagnosi è un momento molto difficile. E’ necessario, però, dare una nuova prospettiva in mano alla PMA. Di fatti, aiuterebbe rivestire la PMA con nuovi panni, quelli dell’essere un’opportunità. Davanti alla triste notizia dell’infertilità, effettuare un percorso di PMA, è senza dubbio un faro di speranze. Questo, inevitabilmente però, accende aspettative massime che possono trasformarsi in profonde delusioni, nel caso in cui l’esito della FIVETfosse negativo.
3. Non chiudersi a riccio!
Per questo motivo, all’interno del nostro centro è possibile essere affiancati lungo tutto il percorso dalla figura dello psicologo, per minimizzare lo stress durante e post trattamento. Inoltre, può essere d’aiuto anche parlare e confrontarsi con chi vive, o ha vissuto, la stessa situazione. E a tal proposito, è nata l’idea di affiancare le coppie che intraprendono la FIVET, qualora lo volessero, anche attraverso dei gruppi di supporto psicologico. La coppia che arriva in un centro di Procreazione porta con sè il peso della diagnosi di infertilità che, probabilmente, ha segnato la propria vita in modo indelebile. La condivisione del proprio disagio e la comprensione altrui, o anche il confronto con gli altri, facilitano il superamento del proprio malessere. Il miglioramento della comunicazione e dei rapporti interpersonali, facilita le relazioni interpersonali, lenisce la solitudine.
4. La FIVET passo passo
Varie sono le fasi da affrontare quando si intraprende la fecondazione in vitro. Durante la prima consulenza, nella quale appare fondamentale la raccolta dei dati anamnestici, sono prospettate le fasi future da dover eseguire. Tutto ciò aumenta l’ansia e la paura di non riuscire a farcela, ma soprattutto, risuona in mente un’assordante domanda”ce la faremo? e se non dovesse andare bene?”. Tutte paure legittime di cittadinanza, ma è di fondamentale importanza cercare di vivere il percorso passo dopo passo. Ogni fase è propedeutica all’altra, pensare al futuro, non da nessuna risposta, ma bensì, toglie energie all’iter da affrontare. E’ importante, quindi, darsi merito del coraggio e della forza che si mette in moto ogni giorno, nonostante, la voglia dentro di sprofondare! Soffermarsi sul presente serve a non andare in riserva di energie ed essere sempre più cariche a raggiungere il proprio sogno.