Il Social Egg Freezing è una tecnica di preservazione della fertilità femminile. Esso prevede la crioconservazione dei gameti, allo scopo di bloccare l’orologio biologico della donna proteggendone, così, la fertilità.
Social Freezing: crioconservazione di ovociti a scopo precauzionale per proteggere la fertilità della donna.
Ciò permette di conservare gli ovociti, prelevati in età fertile, fino al momento in cui le condizioni sociali, economiche ed emotive consentano di progettare una gravidanza consapevole.

Crioconservazione degli ovociti per bloccare l’orologio biologico e preservare la fertilità.
Perché il Social Freezing ?
Il Social Freezing può essere considerato una misura di prevenzione dell’infertilità futura.
Questa tecnica permette, attraverso la crioconservazione degli ovociti, di affrontare le difficoltà di concepimento, che potrebbero presentarsi per una donna nel corso della sua vita.
La naturale riduzione della fertilità, causata da età avanzata o da fattori come terapie mediche, intacca in modo permanente la capacità riproduttiva di una donna.
Il Social Freezing è indicato e richiesto dalle donne che intendono preservare la fertilità, per poter ricercare una gravidanza più avanti nel tempo.
I motivi per i quali si ricorre a tale tecnica sono di carattere medico, come ad esempio:
- terapie oncologiche
- interventi come chemioterapia o radioterapia
- familiarità di menopausa precoce
e/o personale, come ad esempio:
- difficoltà economiche
- coltivazione della carriera professionale
- assenza di partner in età fertile
E’ proprio l’ obiettivo di una futura gravidanza lo scopo del Social Freezing.
Quando effettuare il Social Freezing ?
Affinchè questa tecnica sia efficace, è necessario effettuare la raccolta dei gameti da crioconservare nell’età giusta, ovvero prima dei 35 anni.
La possibilità di ottenere una gravidanza tramite le procedure di PMA, infatti, è strettamente legata al numero ed alla qualità degli ovociti. Questi due fattori sono a loro volta direttamente correlati all’età ed alla riserva ovarica della donna.
Generalmente fino all’età di 35 anni, sia il numero che la qualità ovocitaria dovrebbero essere buoni o almeno idonei per poter accedere alle terapie di PMA.