
Inizia così la mia “storia di pma”. Sei anni scanditi dai ritmi dei miei puntualissimi cicli. Decidiamo di sposarci con Mirko dopo 2 anni di fidanzamento. Mia madre aveva appena scoperto di avere un tumore al seno, quando un giorno mi disse in camera da letto, di velocizzare i preparativi perché ci teneva ad essere presente alle nozze, ma soprattutto a conoscere almeno 1 nipotino. Sembrava sapesse che da li a meno di un anno ci avrebbe lasciato. Dunque, non è riuscita ad abbracciare nessun nipotino, ma soprattutto come diceva sempre, a vedermi la luce negli occhi di essere madre. Quella luce che ho impiegato ben 7 anni per avere. Subito dopo il matrimonio iniziamo a provare per un annetto, ma nulla. Immaginavamo che ci potesse essere qualche problema perché Mirko da ragazzino era stato operato di varicocele. Così, nel giro di 1 anno, ci siamo rivolti direttamente al centro Gatjc, perché oltre ad averne sentito parlare bene dal mio medico curante e da alcuni amici, avevo avuto modo di conoscere direttamente il personale medico, durante l’openday del centro.
Iniziamo il percorso “molto bene”. Effettuiamo un primo ciclo di 5 transfer. Tutti andati in fumo!!! Nonostante la gioia di aver ottenuto un’ottimo risultato al momento del pick up e successivamente per la crioconservazione, ma poi nel concreto nessun beta positivo. Ed è quello il momento più difficile, più duro, dove il continuo collezionare di esiti negativi, ti spinge giù nella tristezza, nello sconforto e nella disperazione. A quel punto, non hai scampo, o decidi di mollare tutto oppure ti fermi, ti riposi, per poi scendere in campo più forte di prima come una guerriera. Ed è questo quello che io ho fatto. Piena di ferite, sono ritornata a lottare per il mio sogno, per la mia dolce Martina. Infatti dopo altri 3 tranfer, ecco le beta positive! La mia piccola principessa era dentro di me. Impossibile descrivere la gioia di quel momento, ma soprattutto di ogni momento che da allora la mia vita ha la fortuna di poter vivere. Per questo motivo mi sento di dire a tutte voi, lottate, lottate, lottate perchè è difficile, ma non impossibile!
Chiara