infertilità ed alimentazione

Il collegamento tra infertilità ed alimentazione, è un’aspetto profondamente studiato da molti. L’infertilità è, oramai, un problema di salute che interessa all’incirca il 15% delle coppie in età fertile. Una dieta sana è uno degli elementi fondamentali della prevenzione dell’infertilità, soprattutto della qualità degli spermatozoi. Si a molluschi, cereali, frutta, latticini a basso contenuto di grassi. E’ stato sempre sconsigliato l’abuso di carni lavorate, patate, latte intero, caffè, alcol e bevande zuccherate. Oggi, tali alimenti che hanno evidenziato effetti negativi sulla qualità del liquido seminale.

Il legame tra Infertilità ed alimentazione

In particolar modo, il nesso tra infertilità ed alimentazione emerge da una metanalisi, apparsa nel 2017 su Human Reproduction Update. La presenza di cibi ricchi di vitamine (E, C, D e folati, di cui sono ricche le verdure a foglia verde) è stato possibile affermarne l’importanza dell’ assunzione nella dieta maschile, in quanto migliorerebbe la qualità del liquido seminale. Da ulteriori studi, arrivano maggiori indicazioni. Infatti, è stato esplicitamente studiato, come l’uso di pomodoro in cucina, non dovrebbe mai mancare!

Studio recente

In uno studio pubblicato su Asia Journal Clinical Nutrition, sono stati esaminati un gruppo di uomini con bassa concentrazione spermatica e/o una motalità inferiore al 50%. I volontari sono stati assegnati a 3 gruppi: uno a cui era prescritta una lattina di succo di pomodoro (con 30 mg di licopene), un altro che doveva assumere una capsula di antiossidanti (600mg di vitamina C, 200 mg di vitamina E e 300 grammi di glutatione) e un terzo gruppo di controllo, avverte il professore Salvatore Sansalone, Specialista in Andrologia e Docente all’Università di Tor Vergata. Questo aiuterebbe a mantenere sottocontrollo i dannosi radicali liberi, migliorando la qualità del liquido seminale e l’integrità del DNA spermatico.

Risultati

Dopo 12 settimane sono stati esaminati nuovamente i parametri seminali, emergendo così, che il gruppo assegnato al succo di pomodoro presentava un aumento significativo della motilità degli spermatozoi, mentre nel gruppo che aveva assunto gli antiossidanti sotto forma di integratori, non sono stati osservati risultati apprezzabili. Il segreto sarebbe nel licopene, un carotenoide antiossidante che da il tipico colore rosso ai pomodori ma che è presente anche in anguria, ananas e papaya. Nei soggetti con parametri seminali alterati è possibile prescrivere una vera e propria terapia a base di supplementi antiossidanti per sopperire alle carenze dietetiche. Integratori a base di betacarotene, folati, zinco e vitamina C possono determinare un miglioramento di parametri seminali.
Ad ogni modo, dovrà essere l’andrologo a decidere quali integratori prescrivere nell’ambito di una terapia di protezione della fertilità.

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