
Una blastocisti è un embrione di 5/6 giorni che ha una struttura cellulare complessa costituita da circa 200 cellule. La fase della blastocisti è la fase di sviluppo prima dell’impianto dell’embrione nell’utero materno.
Questa struttura cellulare si differenzia in due aree che segneranno chiaramente la qualità dell’embrione e le sue opzioni per l’impianto e la gravidanza:
- La prima è la massa cellulare interna (MCI), che è un gruppo di cellule che si trovano all’interno del blastocele o della cavità e che daranno origine al feto.
- Il secondo è uno strato di cellule epiteliali che copre il blastocele, chiamato trofoectoderma (TE), e che darà origine a tessuti extraembrionali (placenta e membrane amniotiche). Diverse cellule TE sono quelle che di solito vengono sottoposte a biopsia quando si eseguono test genetici preimpianto (PGT-A) per effettuare una selezione di embrioni privi di alterazioni cromosomiche.
Il trasferimento di una blastocisti ha i seguenti vantaggi:
- È possibile una migliore selezione embrionale. Gli embrioni che raggiungono questa fase hanno una maggiore capacità di impiantarsi e di dare origine a una gestazione evolutiva, poiché hanno superato i possibili blocchi dello sviluppo che di solito si verificano nelle prime fasi.
Ecco perché studi di laboratorio consigliano di ridurre il numero di blastocisti per il trasferimento a 1 embrione, eliminando il rischio di gestazione multiple. - Lo sviluppo di nuovi terreni di coltura consente di ottenere percentuali di formazione di blastocisti superiori al 60%. Inoltre, l’ottimizzazione delle tecniche di vitrificazione conferma la realizzazione dei congelamenti allo stato di blastocisti con elevati tassi di gravidanza.
- Esiste una sincronizzazione più fisiologica tra l’embrione e l’endometrio, poiché è naturalmente in questa fase che l’embrione raggiunga la cavità uterina. Inoltre, vi è una percentuale inferiore di contrazioni uterine al momento del trasferimento, che favorisce l’impianto embrionale.
- A causa del processo di selezione discusso in precedenza, le blastocisti mostrano una percentuale inferiore di anomalie cromosomiche o aneuploidie.
- L’esecuzione di una biopsia dell’embrione nei cicli PGT-A eseguita nella fase della blastocisti, ha dimostrato una maggiore sicurezza in termini di eventuale danneggiamento dell’embrione.