
Effettuare un percorso di PMA non era certo tra i miei programmi! Avere a che fare con punture, dosaggi, ecografie, non è certo quello che ogni donna spera di dover affrontare per avere un figlio. Per sei lunghi anni, la mia quotidianità è ruotata intorno a questo mondo, così sconosciuto ma soprattutto così temuto. Ma alla fine pur di tenere stretto al cuore il tuo bambino, impari ad accettare tutto, a trovare quel coraggio che fino a quel momento non credevi minimamente di possedere.
Mi chiamo Antonella e prima di poter ottenere le così ambite beta positive, ho dovuto effettuare negli anni molti esami, non mi sono fatta mancare niente! Esame delle tube, isteroscopia, 3 cicli fivet, insomma ero diventata esperta nel settore, avrebbero potuto consegnarmi la laurea ad honorem!!! Tutto ha inizio quando arriva inevitabile il desiderio di ricercare una gravidanza dopo 6 mesi dal matrimonio. Luca, mio marito, inizialmente viveva i miei continui risultati negativi degli infiniti test di gravidanza, con molta superficialità, che ai miei occhi appariva come indifferenza. Dopo quasi un anno di ripetuti fallimenti, leggevo nei suoi occhi, un senso d’impotenza e dietro il suo solito apparente incoraggiamento, “dai ci riproviamo” alternato al suo “odioso rimprovero” di non fissarmi che sarebbe arrivato! Credo che questa sia la frase più odiosa da ricevere soprattutto da chi ti sta accanto. Ma oggi, con il senno di poi, ho capito che è dettata solo da un forte senso d’impotenza, d’impotenza nel non sapere come fare a non fare soffrire ed a colmare questo vuoto.
Dopo i primi esami e le prime visite specialistiche, ci siamo ritrovati catapultati nel mondo della pma. Quell’apparente mondo pauroso ed estraneo, ma che solo dopo si riesce a capire quanto sia importante che la scienza sia andata così avanti, e li dove c’era un limite che poteva rimanere tale, oggi c’è la speranza.
A tutte le donne che ancora lottano per il proprio sogno, voglio dire continuate a farlo. Anche se a volte sentite la necessità di fermarvi non importa, riposatevi, ma dopo rialzatevi perchè nella continua lotta tra dolore e coraggio, incontrerete la vostra gioia. Li ad aspettarci c’ era la nostra, Maria Rita.
Antonella