
Ho desiderato tanto avere un bambino. Ho passato molto tempo ad immaginare come potesse essere. Tutte le volte, mi sono sempre emozionata al solo pensiero. Poi dopo tante lotte, sono riuscita a diventare mamma, e non era come l’avevo immaginato, ma molto molto meglio. Chissà quante donne,adesso, leggendo la mia storia si rivedranno nelle difficoltà che ho affrontato, ma spero che possa darle anche tanta speranza e tante forza di realizzare questo sogno, che davvero è la vera essenza della vita.
Mi chiamo Rita, e sin da quando avevo 19 anni soffro di endometriosi. Non si conosce bene questa maledetta malattia, che invade il sistema riproduttivo e non solo. Ho avuto il primo intervento di laparoscopia a soli 20 anni. Avevo già diverse aderenze, non solo nelle ovaie ma anche nel retto. Le mie ovaie erano state compromesse, così la mia fertilità era diminuita. Ma in quel periodo non pensi all’importanza di non perdere tempo ed effettuare ad esempio la preservazione della fertilità, pensi solo a riprenderti in fretta dall’intervento. Nessun medico che mi dicesse che fare la crioconservazione potesse essere un idea ottima al fine di programmare “da grande” una gravidanza, in quanto non sapendo come andava ad evolversi l’endometriosi e quali conseguenze avrebbe potutto portare alla mia capacità di procreare. Ho continuato a fare esami, a tenere sottocontrollo il tutto, ma sempre ignorando la possibilità che tutto questo fosse una vera e propria malattia. All’età di 32 anni incontro Lino, oggi mio marito, con il quale abbiamo iniziato a cercare una gravidanza da subito, ma non per paura di non poterla ottenere facilmente ma per il desiderio di poter abbracciare il frutto del nostro amore. I mesi iniziano a passare e noi iniziamo a capire che qualcosa non andava e che quindi era meglio controllare. Così dopo vari giri da molti ginecologi, capiamo che era meglio approfondire, rivolgendoci ad un centro di procreazione assistita. Inizia così la nostra lotta, sempre più chiara è che la mia situazione che per me ormai era una compagna di vita, poteva aver creato danni e crearne ancora, quindi bisognava intervenire. Dopo 3 anni di Fivet, grazie al mio meraviglioso Gatjc, che passo passo mi ha sorvegliato, trovando la strada migliore da intraprendere, oggi possiamo tenere stretta stretta a noi, la nostra dolcissima Giulia, il nostro confettino rosa.