La fecondazione è l’evento fondamentale di inizio dello sviluppo di un nuovo organismo ed implica una serie altamente coordinata di eventi e di interazioni cellulari che permettono l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovocita.
La cellula uovo rilasciata dall’ovaio è “catturata” nella tuba, dove, in seguito all’incontro con lo spermatozoo , avviene la fecondazione con la costituzione dello zigote (l’embrione allo stadio di una cellula), il quale inizia da questo momento a dividersi per diventare un embrione pronto ad impiantarsi in utero.
Mentre l’embrione inizia a dividersi percorre la tuba fino a raggiungere l’utero dove inizia il processo di impianto allo stadio di blastocisti. In dettaglio, a partire dalla costituzione dello zigote, durante un periodo di circa 5 giorni l’embrione va incontro ad una serie di divisioni cellulari regolate in modo peculiare sotto il controllo di un gran numero di geni, questo periodo di proliferazione cellulare è chiamato segmentazione. Mentre l’embrione si divide viene trasportato lungo la tuba ed entra nell’utero spinto dalle ciglia tubariche.
Il risultato di queste divisioni è la formazione della cosiddetta morula detta così per l’aspetto simile al frutto della mora. Dopo questo stadio, la morula subisce il processo di compattazione, le cellule improvvisamente si stringono insieme e formano una sfera compatta, subendo profondi cambiamenti metabolici e strutturali, per diventare blastocisti. Essa presenta una grande cavità detta blastocele, e la massa cellulare interna appare come una masserella compatta di cellule, raccolta su un lato della cavità e aderente alle cellule del trofoblasto. A questo stadio, le cellule che costituiscono lo strato più esterno dell’embrione sono destinate a formare il trofoblasto, la parte embrionale della placenta; mentre quelle più interne sono destinate a formare la massa cellulare interna che darà origine ai tessuti propriamente embrionali e ai tessuti extraembrionali ad esso associati.