
Non sempre si parla di orologio biologico maschile, in quanto è posto più comunemente all’attenzione quello femminile. In realtà, attendere troppo prima di avere un bambino può essere controproducente non solo per la futura mamma, a causa della naturale riduzione della fertilità, ma anche per i futuri papà. L’importanza della prevenzione, attraverso l’esame del liquido seminale, è sicuramente la strategia migliore per far fronte ad ogni difficoltà futura. Attraverso osservazioni cliniche, è stato possibile affermare come la qualità del liquido seminale varia nel tempo.
Orologio biologico maschile e studio
A confermare tale risultato è uno studio condotto dall’Istituto Marquès, su un campione di uomini al quale è stato analizzato il liquido seminale. E’ emerso come quasi il 66% della popolazione maschile presenta criteri anomali dello spermiogramma stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ possibile affermare come non sia dovuto solo le conclamate cause. Infatti, appare negativamente significativo uno stile di vita alterato, quale l’assunzione di tabacco, l’abuso di alcol, l’uso di droghe, l’inquinamento e l’obesità, ad essere elementi di infertilità maschile. A far suonare le lancette dell’orologio biologico c’è l’invecchiamento dell’apparato riproduttore. E’ stato osservato come la motilità, la quantità ma soprattutto la qualità del liquido seminale possano subire un notevole cambiamento nel tempo.
Quali i danni ossidativi?
Per affermare quanto detto sull’importanza dell’orologio biologico, è necessario rompere il luogo comune che la vita riproduttiva dell’uomo, non subisca alcun cambiamento legato allo scorrere del tempo. In realtà, è stato dimostrato, grazie al suddetto studio che la fertilità maschile possa variare a causa del tempo, ma soprattutto che esiste l’orologio biologico maschile. Con il passare del tempo si può ossidare il liquido seminale, producendo un notevole cambiamento, riducendo così la capacità fecondativa del seme. Inoltre, un aspetto importante da considerare è la variazione del livello di testosterone. A partire dai 30 anni, il valore del testosterone subisce un cambiamento, una diminuzione annua dell’1%.