Ho provato un’ulteriore piacevolezza nel leggere la storia di Carmela, perchè mi conferma l’idea di come sia importante condividere le proprie esperienze, per dare conforto e speranza a chi si trova in uno stato di tristezza e scoraggiamento.

 

Leggendo le storie del blog, ho sentito la forza di provare un’ altra volta la voglia di “riavvicinarmi” al mondo della Pma. Un mondo che per 4 anni mi ha segnato l’anima come una lama in una tavoletta di burro. Mi chiamo Carmela, ebbene si, mi ero imposta di stare lontana da questo sogno, o meglio, da quel mondo così doloroso che per molti anni mi ha lasciato priva di forze e voglia di affrontare la quotidianità. Uscire per una passeggiata, uscire a fare la spesa, frequentare locali, andare alla posta, andare a casa d’amici, tutto ciò che mi portava a vedere mamme con i propri bambini, dai pancioni in gravidanza alle carrozzine, ai bambini al parco, insomma un incubo era diventato tutto un incubo. Ero entrata nella dimensione del rifiuto, del rifiuto di me stessa. Basta punture nella pancia, basta controlli, basta esami, basta attese infinite per un risultato positivo che non arriva mai. Insomma immersa in un mondo nero, sola, o meglio volevo rimanere sola. Invani i tentativi di mio marito, delle mie amiche, di mia madre, di tirarmi su. Un giorno mi appare su fb la sponsorizzazione di una pagina con un nome strano…”GATJC” seguendo sotto procreazione medicalmente assistita. Entro nella pagina cercando di stare attentissima a non mettere il mi piace ( assolutamente doveva risultare nella home dei miei amici che io entrassi in questo mondo)….sono rimasta circa un pomeriggio a vedere la pagina ricca di informazioni, video, e soprattutto di emozioni, perché infatti da li sono arrivata al blog dove oggi voglio lasciare un mio contributo.
Mi sento carica e prendo i contatti con il centro. Inizia una svolta, nonostante ancora non avevo raggiunto nessun traguardo, ma per me essere li e risentire la voglia di rimettermi in gioco e lottare verso il io sogno.
Un atmosfera ed una presa in considerazione di me, come persona e non un oggetto sul quale fare “esperimenti”. Dopo 8 mesi più o meno…dopo 2 cicli di pma, arriva il risultato positivo delle mie bete, il mio piccolino iniziava a crescere. Impossibile descrivere la gioia di quel momento, una gioia infinita ed eterna nata da una sequenza di numeri…bhcg 78 e da li sempre il doppio fino ad arrivare a tenere tra le braccia la mia vita. Sembra facile scrivere adesso solo perché ho realizzato il mioo sogno, ma se lo faccio è proprio perché so di aver toccato il fondo,e so che ci sono molte donne che vivono quotidianamente con questa angscia nel cuore. Non è stato semplice riavvicinarmi nel mondo della pma proprio perché per 4 anni mi ha devastata, nel rifare tutto da capo ho avuto paura dell’incertezza del risultato, di non essere all’altezza della ricerca, di non reggere davanti al fallimento. Il momento peggiore è stato quando ho vissuto, di nuovo, la sensazione della fine della vita senza la progettualità di un futuro. Ma ce l’ho fatta.
Auguro a tutte quelle donne che si sentono devastate, di non perdere mai la speranza, perché per ottener un risultato bisogna crederci fino alla fine.Un abbraccio

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