E’ nato in Messico, il primo bambino grazie alla tecnica detta mitochondrial replacement therapy, la quale ha reso possibile a coppie portatrici di gravi malattie genetiche, causate da mitocondri affetti, di dare alla luce bambini sani.

Questo è stato il caso di una coppia giordana, che si è rivolta al medico Johnn Zhang del New Hope Fertility Center di Manhattan, dopo che aveva già perso i primi due figli a causa della sindrome Leigh, una grave malattia neurologica progressiva spesso dovuta ad alterazione del Dna dei mitocondri, gli organelli che producono energia nelle cellule. Portatrice sana della malattia era la donna: un neonato, infatti, eredita soltanto i mitocondri della madre.

Il bambino è nato sano nel Maggio del 2016, grazie alla tecnica detta mitochondrial replacement therapy, ma solo il 27 Settembre di quest’anno, la notizia è stata pubblicata per la prima volta dalla rivista New Scientist.

La tecnica del mitochondrial replacement therapy consiste nel prelevare l’intero nucleo dall’ovocita della madre, e quindi l’intero codice genetico, e trasferirlo nell’ovocita di una donatrice, il quale è stato privato del suo nucleo. Questo permette di lasciare indietro il citoplasma della madre nel quale erano presenti i mitocondri affetti dalla malattia genetica. L’ovocita viene poi fecondato con il seme del padre. Dunque l’embrione, ed infine il bambino, possiede il corredo cromosomico ereditato dalla madre e dal padre, più una quota dello 0,1 per cento- il Dna mitocondriale, appunto- proveniente dalla donatrice.

Ciò ha ovviamente acceso molti dibattici etici e morali, anche se, dato il fatto che il Dna mitocondriale è trasferito ai figli solo dalla madre,ciò impedirà al Dna della donatrice di continuare nella prossima generazione, visto che il nascituro è maschio.

La tecnica, nonostante permetta alle coppie affette da malattie mitocondriali di avere bambini sani, è ancora proibita nella maggior parte dei Paesi del mondo, eccetto il Regno Unito che è l’unica eccezione in Europa.

Se davvero la tecnica si dimnostrerà affidabile, potrebbe trattarsi di una vera svolta nella lotta alle malattie genetiche.

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