
Quando il ricorso ai gameti esterni alla coppia è motivato da specifici fattori di infertilità femminile si parla di ovodonazione.
Cosa è l’ovodonazione?
L’ovodonazione è una tecnica di fecondazione assistita di tipo eterologo che prevede la donazione di ovociti da una donna ad un’altra. L’ovodonazione prevede l’inseminazione dell’ovocita proveniente da una donatrice ed il trasferimento dell’embrione ottenuto nell’utero della donna ricevente.
Successivamente l’embrione ottenuto viene impiantato, come accade nella fecondazione assistita omologa. Il patrimonio ovocitario della donna si forma alla nascita, la conseguenza è che gli ovociti invecchiano con la donna, a differenza degli spermatozooi che vengono prodotti ciclicamente. Infatti, dopo una certa età (in genere 35 anni) la loro qualità inizia a peggiorare e si riduce progressivamente la probabilità di avere una gravidanza. Per tale motivo in alcune cliniche si consiglia l’ovodonazione a tutte le donne sopra i 42 anni.
Anche le donne già in menopausa (fisiologica o precoce) possono ricorrere all’ovodonazione, effettuando un opportuno trattamento ormonale per ristabilire fittiziamente il ciclo e preparare l’endometrio all’impianto dell’embrione.
Ovodonazione: indicazioni e fasi principali
Le indicazioni femminili alle tecniche di fecondazione eterologa riguardano:
- età avanzata;
- ridotta riserva ovarica;
- anomalie cromosomiche o genetiche;
- ripetuti fallimenti di tecniche di PMA riconducibili a fattori femminili;
- patologie che hanno compromesso la capacità produttiva.
Le fasi principali del programma di ovodonazione
La selezione della donatrice
Le donatrici sono donne sane, di giovane età (18-35 anni) e di comprovata fertilità, per assicurare un recupero ottimale di ovociti in termini di numero e qualità. La donazione di ovociti deve avvenire in forma anonima e volontaria. Nel processo di selezione della donatrice, vengono valutate la storia clinica familiare e personale, lo stato di salute ginecologica, le condizioni psicologiche e attitudinali, professionali, oltre che test specifici per escludere malattie infettive o ereditarie. La scelta della donatrice avviene in modo da avere la massima compatibilità con la futura madre. Sono considerate le caratteristiche immunologiche (gruppo sanguigno), fenotipiche, favorendo la naturalezza del processo di integrazione familiare.
Stimolazione dell’attività ovarica della donatrice
La donatrice viene sottoposta ad una stimolazione ovarica, utilizzando ormoni che inducono la produzione multifollicolare per recuperare più ovociti.
Recupero degli ovociti
Quando i follicoli raggiungono una dimensione adeguata, viene programmato il prelievo ovocitario o pick-up.
Gli ovociti ottenuti verranno inseminati a fresco oppure crioconservati ed utilizzati nei tempi opportuni.
Importazione di gameti
I gameti esterni alla coppia, vengono importati al centro Gatjc dalle banche estere certificate.
Presso il centro GATJC, è possibile effettuare la fecondazione eterologa, poichè il centro funge da Banca dei gameti. E’ l’unico in Calabria, e tra i primi in Italia, ad aver ottenuto il rilascio della Certificazione di Conformità dal Centro Nazionale Trapianti (CNT), ente per la gestione ed per il coordinamento nazionale dell’attività di donazione, prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. Gatjc possiede il codice Eurocet EU TE CODE IT 000378
La crioconservazione viene effettutata mediante “vitrificazione”, tecnica con alti livelli di sopravvivenza degli ovociti e di sviluppo embrionale, che permette di ottenere risultati simili a quelli che si ottengono con ovociti freschi.