Il GATJC è, anche, centro poliambulatoriale in cui è possibile sottoporsi a visite specialistiche volte alla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia ed al controllo di numerose patologie. L’attento e qualificato personale è disponibile per l’assistenza necessaria ai pazienti.

Gli  ambulatori attivi sono i seguenti: ginecologia, genetica, chirurgia, neurologia, endocrinologia, ortopedia, psicologia, chirurgia vascolare, urologia, pneumologia, nutrizione, dietologia, neuropsichiatria infantile, cardiologia, neurochirugia, gastroenterologia e diabetologia.

Al Centro GATJC è possibile eseguire varie tipologie di screening prenatale. La diagnosi genetica risulta utile per individuare eventuali anomalie cromosomiche fetali e conoscere il buon stato di salute del nascituro. Questi test non sono invasivi e sono indicati nei casi di:

  • gravidanze in cui è controindicata la diagnosi prenatale invasiva (es. rischio di aborto spontaneo);
  • screening del primo trimestre (Bi-Test) positivo;
  • età materna avanzata (>35 anni);
  • positività ai test di screening del primo o secondo trimestre;
  • quadro ecografico di anomalie fetali suggestive di aneuploidia;
  • anamnesi personale/familiare di anomalie cromosomiche;
  • partner della coppia portatore di traslocazione bilanciata.

Uno dei test genetici prenatali eseguibili al Centro GATJC è il PrenatalSAFEKaryo. Questo evidenzia il 92.6% delle anomalie cromosomiche fetali rilevabili in epoca prenatale, e il 96.2% di quelle riscontrate alla nascita. E’ molto affidabile e raggiunge un livello di detection rate molto simile a quello del cariotipo fetale tradizionale (96.9%), ottenuto mediante tecniche di diagnosi prenatale invasiva.

L’ecografia

E’ una tecnica diagnostica per immagini che utilizza gli ultrasuoni, ovvero particolari onde sonore non percepibili all’orecchio umano, emessi da una sonda, che viene semplicemente appoggiata sulla pelle. Quando gli ultrasuoni colpiscono un organo, tornano indietro (vale a dire sono riflessi) e sono raccolti sulla stessa sonda, elaborati dalla macchina per ecografia e trasformati in immagini. Con l’aggiunta del Doppler è possibile avere informazioni riguardo i vasi sanguigni sfruttando  un fenomeno fisico,  detto appunto effetto Doppler, grazie al quale si ottiene un’ insieme di ultrasuoni di ritorno con caratteristiche dipendenti dalla velocità e dalla direzione con cui il sangue scorre nei vasi.

Centro ecografico

Presso lo studio ecografico del centro Gatjc si eseguono ecografie:

  • di gravidanza;
  • ginecologiche;
  • prostatica;
  • addominali;
  • tiroidea;
  • senologiche;
  • muscolo-scheletriche;
  • doppler vasolare;
  • cardio-vascolare;
  • pediatriche.

Ecografia di gravidanza

E’ uno degli esami indispensabili per fare diagnosi relative alla fisiologia e ad eventuali patologie del feto, della placenta e del liquido amniotico consentendo di analizzare i flussi sanguigni del cordone ombelicale e dell’utero.

Ecografia del primo trimestre

La prima ecografia verifica la vitalità del feto con la presenza del battito cardiaco, stabilisce il numero dei feti, consente la datazione corretta dell’epoca di gravidanza, diagnostica eventuali distacchi coriali o amnio-coriali. Tra la 11a e la 13a settimana di gestazione è opportuno eseguire la misurazione della cosiddetta translucenza nucale, che equivale allo spessore dei tessuti superficiali della nuca del feto sulla linea mediana del collo, misurando la translucenza. Questa misura viene poi elaborata e fornisce il rischio “personalizzato” di avere un feto affetto da un’ anomalia cromosomica (come la sindrome di Down). Va sottolineato che questo esame fornisce solo un indicazione e non una certezza diagnostica.

Ecografia del secondo trimestre o “morfologica”

Questo esame oltre a dare informazioni sulla biometria (misurazione delle parti corporee fetali), consente di esaminare in maniera accurata la morfologia del feto,  dei suoi annessi (placenta e funicolo) e di tutti gli organi ecograficamente studiabili. L’epoca gestazionale ideale è intorno alla 21a settimana. Viene eseguita solitamente tra la 30a e la 34a settimana di gestazione e consiste nel rilevare le misure della biometria fetale (diametro biparietale, circonferenza cranica, circonferenza addominale, lunghezza del femore) che vengono messe a confronto con quelle rilevate al II trimestre al fine di escludere una patologia dell’accrescimento fetale. L’esame ecografico si completa con una ulteriore indagine morfologica del feto.

Ecografia 4D

Consente, invece, di visualizzare l’immagine tridimensionale in movimento ed in tempo reale. Si vedrà, quindi, in diretta, il feto muovere le manine, succhiarsi il dito, giocherellare con il cordone ombelicale. Può essere indispensabile per meglio intuire sindromi caratterizzate da una “facies”, quindi da un aspetto del viso caratteristico e per evidenziare anomalie degli arti, di tutte le strutture di superficie del feto e del cordone ombelicale. La possibilità di utilizzare l’eco 4D per ottenere non solo immagini di superficie (es. viso, mani etc) ma anche profonde, apre nuovi orizzonti per la diagnostica delle anomalie del torace ed anche degli organi fetali interni. Infatti, la tecnologia 4D è particolarmente utile per valutare l’anatomia e la funzionalità cardiaca.

Ecografia 4d
4d 2

Inoltre, all’ interno del centro poliambulatoriale, è possibile eseguire ecocardiografia in età adulta, in età pediatrica e fetale.

Ecocardiografia fetale

L’ecocardiografia fetale è un esame non invasivo, particolarmente accurato, dell’anatomia e della funzionalità cardiaca fetale. Viene particolarmente consigliato quando vi è familiarità per cardiopatie congenite, anche se può essere eseguito come un’indagine di routine.  La tecnologia 4D consente di vedere le immagini tridimensionali dettagliate e in movimento.