La Nutrigenetica, scienza di ultima generazione, concentra lo sguardo proprio sul singolo individuo e sulle peculiari caratteristiche genetiche mettendole in relazione alla sua alimentazione, al suo metabolismo, alle sue predisposizioni e all’ambiente in cui vive. La nutrigenetica, attraverso i test NUTRINEXT è possibile, infatti, individuare piccole variazioni genetiche caratteristiche di ognuno( SNPs) che possono tradursi in risposte “personali” dell’organismo in seguito all’introduzione di determinati alimenti o sostanze.
L’obiettivo finale dei test NUTRINEXT è creare un intervento dietetico mirato, per ogni singolo individuo, che possa ripristinare la salute o prevenire l’insorgenza di patologie, partendo dalle informazioni contenute nel suo DNA.
Salute cardiovascolare
La dieta, riadattata sul profilo genetico personale, è un validissimo strumento per ridurre il rischio cardiovascolare.
Esistono fattori di rischio, modificabili e non modificabili, che predispongono all’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Tra i fattori di rischio modificabili: lo stile di vita( alcol, fumo, attività fisica) e la dieta; mentre tra quelli non modificabili: l’età, il sesso, la storia familiare e le predisposizioni genetiche.
Il test Salute Cardiovascolare e Metabolismo dei lipidi studia le varianti genetiche che determinano una diversa risposta alla dieta, relativamente alle patologie cardiovascolari, consentendo di definire le strategie alimentari personalizzate sulla risposta del singolo individuo ai nutrienti introdotti.
La strategia alimentare personalizzata permette di stabilire la qualità e la quantità dei nutrienti per ridurre il rischio della persona di sviluppare le patologie intermedie ( ipertensione, obesità, diabete) e pertanto diminuire il ischio di insorgenza di malattie cardiovascolari.
Weight Control
In letteratura scientifica sembra sempre più supportato che ogni individuo reagisca in modo diverso ai nutrienti e, più in generale, agli elementi introdotti con la dieta. Sfruttando queste conoscenze è possibile pianificare un’alimentazione personalizzata, in grado di “compensare” eventuali carenze metaboliche dovute a un’alterazione del DNA.
L’utilizzo delle informazioni genetiche può aiutare chi è in sovrappeso a raggiungere, e a mantenere per più tempo, il proprio peso forma. Grazie alla nutrigenetica, lo studio del profilogenetico è, inoltre, utile a conseguire uno stato di benessere maggiore, perchè la dieta personalizzata interviene direttamente anche sulla prevenzione di diverse patologie.
Il test Weighy Control della linea Health & Wellness studia le varianti genetiche che determinano la predisposizioneall’aumento di peso, consentendo di definire le strategie alimentari personalizzate sulla risposta ai nutrienti introdotti, per ritrovare il peso forma e mantenerlo in modo duraturo.
Il regime alimentare personalizzato permette di pianificare la qualità e la quantità dei nutrienti per:
- migliorare il metabolismo
- modulare l’introduzione di cibi che inducono aumento di peso in relazione alle carenze metaboliche dovute alla predisposizione genetica.
Salute delle ossa
L’osteoporosi rappresenta la più frequente malattia metabolita delle scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da una alterazione della microarchitettura. L’osteoporosi determina un aumento della fragilità e della probabilità di incorrere in una frattura. L’insorgenza dell’osteoporosi è il risultato di complesse interazioni fra predisposizione genetica e fattori ambientali. La predisposizione genetica influenza i caratteri legati allo sviluppo della patologia, come massa e microarchitettura ossea.
I fattori ambientali comprendono abitudini alimentari (introito di calcio e vitamina D), consumo di acol, tabacco e caffè, attività fisica, assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo fosfo- calcico.
Il regime alimentare personalizzato basato sui dati genetici risultanti dal test per la Salute delle Ossa permette di stabilire la quantità e la qualità dei nutrienti per:
- migliorare il metabolismo dei nutrienti legati al corretto sviluppo dell’architettura ossea.
- diminuire la suscettibilità alle fratture ossee.
Metabolismo dell’omocisteina
I livelli aumentati di omocisteina nel sangue rappresentano un nuovo fattore di rischio cardiovascolare che, affiancato ai fattori di rischio tradizionali, può potenziarne gli effetti deleteri sulla parete dei vasi sanguigni. Il fumo di sigaretta e l’apporto dietetico di folati e vitamina B12 sono tra i principali determinanti delle concentrazioni nel sangue di omocisteina. Alti valori plasmatici di omocisteina sono inoltre correlati con aborti ripetuti e rischio aumentato per eventi trombotici.
I livelli ematici di omocisteina tendono a essere più elevati in individui che consumano molte proteine di origine animale e poca frutta e verdura a foglia. Questi ultimi alimenti sono fonti di acido folico (vitamina B9) e altre vitamine del gruppo B (B6 e B12) e aiutano l’organismo a metabolizzare l’omocisteina. Per ridurre i livelli plasmatici di omocisteina è importante dunque potenziare l’apporto delle vitamine del gruppo B attraverso un’alimentazione varia ed equilibrata che garantisca, in misura adeguata, l’apporto di tutti i nutrienti indispensabili.
Il regime alimentare personalizzato badato sui dati genetici risultanti dal test per il Metabolismo dell’ Omocisteina, permette di stabilire la quantità e la qualità dei nutrienti per:
- diminuire i livelli plasmatici di omocisteina.
- diminuire il rischio cardiovascolare in relazione ai danni sull’endotelio (rivestimento interno dei vasi sanguigni)
Risposta infiammatoria
L’infiammazione è un processo di riparazione, ma il perdurare oltre il tempo necessario di fenomeni infiammatori può portare a disagi cronici come allergie e ipersensibilità, e aumento del rischio cardiovascolare.
I processi infiammatori sono finemente regolati da geni che (se presenti in un avariante sfavorevole) possono mantenerli attivi, oltre al tempo necessario, dando origine a infiammazioni croniche.
La nutrigenetica permette di ridurre i processi infiammatori cronici. Per conoscere se esiste una predisposizione ai fenomeni infiammatori cronici è utile eseguire il test. Il regime alimentare personalizzato basato sui dati genetici risultanti dal test per la Risposta Infiammatoria permette di stabilire la quantità e la qualità dei nutrienti per:
- migliorare la regolazione dei processi infiammatori.
- permettere all’organismo de “funzionare” al massimo delle sue potenzialità.
Stress ossidativo antiaging
L’attività antiossidante aiuta a combattere i danni causati dai radicai liberi( RL), che rappresentano lo scarto delle reazioni del metabolismo umano.
I RL sono altamente reattivi e possono indurre invecchiamento precoce dei tessuti (dalla pelle agli organi interni), danni a vene e arterie con conseguente predisposizione a malattie cardiovascolari come ictus e infarto cardiaco, fino a favorire malattie altamente degenerative e alcuni tipi di tumore. Alcuni polimorfismi presenti in geni specifici possono alterare la produzione e la funzione degli enzimi antiossidanti.
La nutrigenetica, evidenzia il regime alimentare personalizzato basato sui dati genetici risultanti dal test per lo Stress Ossidativo-Antiaging permette di stabilire la qualità e la quantità dei nutrienti per:
- migliorare la capacità detossificante dell’organismo
- rallentare i processi di invecchiamento dovuti all’accumolo dei RL