
Il test di frammentazione del DNA spermatico ha il fine di evidenziare lesioni o rotture del materiale genetico dello spermatozoo. Negli ultimi anni, la ricerca nel campo della fertilità si è focalizzata maggiormente sulla fondamentale componente dello spermatozoo, non solo dunque sulla morfologia e sulla motilità. Infatti, è stata posta l’attenzione maggiormente sulla componente genetica dello spermatozoo. Tale patrimonio genetico può rendersi responsabile, se alterato, di diversi problemi nell’ambito della funzione riproduttiva.Una specifica e frequente alterazione del DNA spermatico prende il nome di “frammentazione”.
Perchè valutare il Dna spermatico?
Il patrimonio genetico, è costituito da 23 cromosomi che compongono il DNA della cellula. Ciò non è osservabile e valutabile con lo spermiogramma standard. Uno spermatozoo, che presenti attraverso il test di frammentazione del DNA spermatico, rotture anche parziali, non può fertilizzare, o meglio, qualora riesca a farlo potrebbe originare embrioni non vitali, con difficoltà di attecchimento o possibili aborti precoci. Questo test è, dunque, un complemento importante allo spermiogramma poichè permette di valutare la capacità fecondante degli spermatozoi. L’integrità del DNA dello spermatozoo è di fondamentale importanza per ottenere una normale fertilizzazione. E’ determinante per lo sviluppo embrionale. Fondamentale, dunque, per il successivo impianto dell’embrione e l’ottenimento di gravidanza.
Quali sono le cause dell’infertilità maschile?
Le principali cause d’infertilità maschile possono essere di tipo ormonali, testicolari e post testicolari. Per cause ormonali, intendiamo la riduzione degli ormoni sessuali a livello testicolare. Questa può essere dovuta da un alterazione ipotalamica o ipofisaria con riduzione di FSH e LH, oppure ad un deficit testicolare. Le cause testicolari possono essere sia congenite che acquisite. Fra quelle congenite ricordiamo il criptorchidismo. Fra le cause acquisite le principali sono il varicocele, le infezioni e le infiammazioni uro-genitali. Quelle testicolari sono le cause più frequenti d’infertilità e riguardano circa il 60% dei maschi. Rientrano nella categoria di cause post-testicolari i casi d’infertilità dovuti ad un problema nel passaggio degli spermatozoi dal testicolo, dove sono prodotti, all’esterno. Questa causa d’infertiltà maschile riguarda il 30 % degli uomini e può essere affrontata grazie alle tecniche di estrazione chirurgica degli spermatozoi.